In memoria dell'artista Friedl Dicker-Brandeis, che deportata a Terezin nel 1942, parteciperà alla resistenza spirituale del ghetto insegnando arte ai bambini internati. Morta nel campo di sterminio di Auschwitz, con i bambini di Terezin, il 6 ottobre 1944.
Ho incontrata questa artista nel libro La valigia di Hana
Siamo a Theresienstadt (Terezin)
So che Terezin era un campo di sterminio con molti artisti:
musicisti pittori scrittori che intrattenevano i
bambini con svariate attività per alleviarne le sofferenze.
Anche Hana era a Terezin
Vorrei far arrivare a tutti voi l'emozione che ho provato nel
leggere queste righe dal libro sopra citato.
" L'insegnante di arte, Friedl Dikeer-Brandeis era stata una
pittrice famosa ed era rinchiusa anche lei a Theresienstadt
Frield insegnava alle sue studentesse argomenti seri come la
prospettiva e la composizione. qualche volta le ragazze facevano
dei disegni che avevano come soggetto la realtà: le mura del
ghetto, le persone che facevano la fila per il cibo, i prigionieri
picchiati dai soldati nazisti.
Più di ogni altra cosa, Frieldl voleva che le sue lezioni
aiutassero i bambini a dimenticare il terribile ambiente in cui
vivevano, almeno un po'.
<< Pensate allo spazio>> diceva a Hana e alle altre ragazze.
<<Pensate alla libertà. Lasciate correre la vostra
immaginazione. Ditemi cosa c'è nei vostri cuori. Mettetemelo
sulla carta.>>
Per premiarle le portava sul tetto dell'edificio in modo che
potessero essere più vicine al cielo. Da lassù le ragazze
potevano guardare oltre le mura del campo e vedere in
lontananza le montagne che lo cincondavano.
Potevano sognare gli alberi e le farfalle, i ruscelli e le altalene.
E usando i pastelli e le matite potevano farli rivivere sulla
carta"
pittrice famosa ed era rinchiusa anche lei a Theresienstadt
Frield insegnava alle sue studentesse argomenti seri come la
prospettiva e la composizione. qualche volta le ragazze facevano
dei disegni che avevano come soggetto la realtà: le mura del
ghetto, le persone che facevano la fila per il cibo, i prigionieri
picchiati dai soldati nazisti.
Più di ogni altra cosa, Frieldl voleva che le sue lezioni
aiutassero i bambini a dimenticare il terribile ambiente in cui
vivevano, almeno un po'.
<< Pensate allo spazio>> diceva a Hana e alle altre ragazze.
<<Pensate alla libertà. Lasciate correre la vostra
immaginazione. Ditemi cosa c'è nei vostri cuori. Mettetemelo
sulla carta.>>
Per premiarle le portava sul tetto dell'edificio in modo che
potessero essere più vicine al cielo. Da lassù le ragazze
potevano guardare oltre le mura del campo e vedere in
lontananza le montagne che lo cincondavano.
Potevano sognare gli alberi e le farfalle, i ruscelli e le altalene.
E usando i pastelli e le matite potevano farli rivivere sulla
carta"
.... a lei e ai bambini del campo, Auschwitz negò la possibilità di progettare ancora per il futuro e nel futuro...
TUTTE LE IMMAGINI PROVENGONO DAL WEB
Sono disegni di bambini di Terezin scansionati per il web da Patrizia Ercole (attrice e regista)