Teatro comunale di Cassano Ionio |
...Svelta
svelta
mia calzetta
che ti devo
ormai finire...
Con questa frase si apriva il sipario e si dava inizio ad una
commedia in un piccolo teatrino di paese.
Non ricordo di preciso quando, sicuramente un anno tra gli anni '50 e '60.
Ero una bambina e spettò proprio a me, seduta al centro del
palco, con due ferri sotto al braccio ed una lunga calza
penzolante, a dare il via allo spettacolo, sferruzzando e
recitando la mia parte.
Fu proprio in questa occasione che imparai a lavorare a maglia.
Questo ricordo me ne richiama un altro: Suor Aurelia.
Era una suora robusta, non la mia preferita che però con infinita
pazienza mi isegnava a far diritto e rovescio.
La ricordo seduta alla scrivania, con un viso rubicondo e
circondata da tante matite colorate. Le sue mani
avevano sempre un bellissimo odore di legno di matite
appena appuntite, odore che adoro e che ancora oggi mi
richiama alla mente quei ricordi.
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