Natura morta con piatto di fave e un garofano, di Giovanna Garzoni, Galleria Palatina, Palazzo Pitti, Firenze |
Io che non mi reputo una brava cuoca ma che ho consapevolezza
dell'importanza per una donna di essere brava in cucina e
dell'importanza e della bellezza degli incontri attorno ad una tavola
imbandita in modo piacevole, ho letto questo libro gustandone
tutte le "succulenti" pagine. Era proprio quel che volevo sentirmi
dire attorno alla cucina. Mi è piaciuto tantissimo.
Dal titolo sembrerebbe un libro di ricette. Non è così.
dell'importanza e della bellezza degli incontri attorno ad una tavola
imbandita in modo piacevole, ho letto questo libro gustandone
tutte le "succulenti" pagine. Era proprio quel che volevo sentirmi
dire attorno alla cucina. Mi è piaciuto tantissimo.
Dal titolo sembrerebbe un libro di ricette. Non è così.
Ricette ce ne sono, ma poche. Sono originali e
creative, di quelle che si realizzano in casa abbinando antiche
tradizioni a tante varianti nate dalla capacità
di ricreare con buon gusto qualcosa di già sperimentato.
Tutto il libro è un inno alla cucina come amore per la
prepaparazione dei cibi, per il convivio, per il piacere di stare a
tavola, per l' amore di fare la spesa, per il colore dei cibi,
per l'appagamento dei sensi e di un sesto senso
" Come il gusto, eccitato dall'appetito e dalla sete, ci procura
maggiori godimenti attraverso il piacere della tavola, così gli
organi destinati alla conservazione della spècie costituiscono un
sesto senso: le genesique o l'amour physique."
" La consapevolezza di quello che si cucina, del perchè lo si cucina
e per chi, dà godimento: dalla scelta degli ingredienti alla
preparazione della tavola, dall'abbinamento delle portate
all'accompagnamento dei vini.
Cucinare ci fa sentire umani."
E non solo.
Dalla lettura emergono altri motivi per cui si può continuare
a cucinare in una società dove è facile mangiare in tanti e diversi
luoghi, dove si può trovare cibo cucinato vario e plurietnico a tutte
le ore.
In sintesi le motivazioni
Cucinare non è una perdita di tempo.
Cucinare è mantenere la libertà e il potere di creare quello che
vogliamo e che ci piace.
Per recuperare l'antica abilità di trasformare gli ingredienti in
cibo.
Perchè cucinare è uno sfogo.
Perchè cucinare è il legame benefico con la natura attraverso la
scelta e la preparazione degli ingredienti
Scritto a quattro mani da Simonetta Agnello Hornby e Maria Rosario
Lazzati il libro è dedicato a Jean Anthelme Brillat-Savarin
un politico e gastronomo francese che ha scritto Fisiologia del
gusto e che ha ispirato e permesso alle autrici di attualizzare la
filosofia del buon gusto della cucina facendo tesoro del loro
patrimonio di esperienze per la cucina siciliana della prima e di
quella milanese per la seconda.