L'autunno è una delle stagioni che preferisco per la bellezza dei
colori che esplodono nei giardini, nei viali, nelle città,
nella campagna. I colori si lasciano ammirare in tutte le loro
tonalità e sfumature e non vorresti mai che quella luce, si
allontanasse dal paesaggio e dalla vista
Luce e colore però svaniscono lasciando sentimenti,
immagini, emozioni che sensibilità speciali riescono a fermare e
a rendere universali.
Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L'acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch'io, per non essere antiquata, mi metterò un gioiello.
Emily Dickinson - L'estate è finita
Una breve descrizione, che fa riferimento ad alberi e luoghi
lontani da noi, ma che diventano vicini perchè la natura si
manifesta in tutta la sua bellezza e si fa ammirare in tutti i
luoghi del mondo non negandosi alla vista di alcuno, è:
Il rovescio del sublime
da Collezione di sabbia di Italo Calvino, Arnoldo Mondadori
capitolo IV, La forma del tempo,Giappone
Lo scrittore in visita al palazzo di Sento in Giappone scrive:
Le foglie degli aceri a novembre diventano d'un rosso scarlatto
che è nota dominante del paesaggio autunnale giapponese,
spiccando sullo sfondo verde cupo delle conifere e sulle varie
tonalità di fulvo, di ruggine e di giallo degli altri fogliami. Ma
non è con un atto di sfacciata prepotenza cromatica che gli
aceri s'impongono alla vista: se l'occhio viene calamitato da
loro come inseguendo il motivo di una musica è per la
leggerezza delle foglie stellate, come sospese attorno ai rami

sottili, tutte orizzontali, senza spessore, tese a espandersi e
insieme a non ingombrare la trasparenza dell'aria.
Gialle del giallo più acuto e luminoso sono invece le foglie del
Lo scrittore in visita al palazzo di Sento in Giappone scrive:
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Immagine dal web: giardino Palazzo Sento |
che è nota dominante del paesaggio autunnale giapponese,
spiccando sullo sfondo verde cupo delle conifere e sulle varie
tonalità di fulvo, di ruggine e di giallo degli altri fogliami. Ma
non è con un atto di sfacciata prepotenza cromatica che gli
aceri s'impongono alla vista: se l'occhio viene calamitato da
loro come inseguendo il motivo di una musica è per la
leggerezza delle foglie stellate, come sospese attorno ai rami

sottili, tutte orizzontali, senza spessore, tese a espandersi e
insieme a non ingombrare la trasparenza dell'aria.

Gialle del giallo più acuto e luminoso sono invece le foglie del
ginko, che cadono in pioggia dagli altissimi rami come petali di
fiori: infinite foglioline a forma di ventaglio, una pioggia

continua e leggera che pigmenta di giallo la superficie del
laghetto. [...] Tra quel fiammeggiare di colori, quei rami neri e
stecchiti fanno un contrasto funereo. Passa uno stormo di
(aggiunta) ...e quando l'ho visto non ho resistito e l'ho fotografato |
il cielo, a godersi il sole di novembre. [...]
Il Giappone è lontano migliaia di chilometri dal mio paese, ma gli alberi intorno al mio quartiere hanno potuto ben interpretare tutta la poesia che Calvino ha fermato con pensieri e parole, nel descrivere un momento d'autunno durante la visita nel giardino del palazzo di Sento in Giappone.
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immagine dal web |
Che meravigliose foto, amica mia!
RispondiEliminaEvviva Messer Autunno; lo amo molto anche io, brume comprese.
Ciao Sandra, dalle brume ero affascinata anch'io anni fa. Da quando sono in pensione confesso che la maggior parte delle gionate grigie, nebbiose, piovese mi intristicono un bel po' salvo che non sia in compagnia della mia nipotina che come tutti i bambini ti distraggono anche dal tempo meteorologico.
Eliminastupende foto....glo
RispondiEliminaCiao Gloria, non sono una brava fotografa, il paesaggio, però, in questo periodo è così bello che mi rende giustizia anche nella produzione di foto.
EliminaCiao
Anch'io ti faccio i miei complimenti. Bellissimi!
RispondiEliminache bello! A me piace l'autunno, moltissimo, i suoi colori bellissimi che si apprezzano tanto nella luce più mite e nelle giornate (finalmente) più brevi. Le più lunghe ore buie ci danno più quiete dell'estate e ci fanno godere di più della luce. Poi anche le giornate nebbiose hanno un loro fascino, soprattutto nelle pianura padana, che dal punto di vista panoramico non è gran chè, anzi con un pò di nebbia ci guadagna. I primi freschi ti fanno apprezzare la casa, da cui in estate si vuole soltanto fuggire. Ciao Mariella!
RispondiEliminaSolo ora leggo la tua risposta Carla.Dell'autunno amo i colori e come dici tu l'idea che si può rimanere in casa godendo di quel tepore che ti permette di riprendere nuovi e vecchi lavoretti lasciati in sospeso. Da quando sono andata in pensione, però, lo vivo con un po' di tristezza. In novembre, come succede spesso, tante giornate grige non mi mettono di buonumore.
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