SONO UNA MAESTRA IN PENSIONE. AMO LA COMPAGNIA, LA MUSICA, MI PIACE SUONARE, VIAGGIARE, COMUNICARE INTERESSI, SENTIMENTI, VOGLIA DI VIVERE. MI PIACCIONO LE PERSONE CHE NON SONO AVARE IN QUESTO SCAMBIO.

sabato 19 gennaio 2013

Cose e ricordi

LA GUANTIERA


"S’alzò allora un frastono confuso di congratulazioni e 

d’acclamazioni. Vennero subito gran guantiere colme di dolci, che 

furon presentati, prima alla sposina, e dopo ai parenti…".

(dai Promessi Sposi capitolo X avviamento di Gertrude alla vita 

sacerdotale)



La parola guantiera mi riporta agli anni ’60 e mi 

fa pensare a momenti di vita gioiosa vissuti nel 

mio paese della Calabria

Ricordo perfettamente una bellissima guantiera 

di porcellana, decorata a mano e fornita di 

ringhiera   che mia nonna consevava in una 

vetrinetta insieme a tutte le porcellane, al 

vasellame ed ad altri ninnoli di  valore. 

Eccola!
Ricordo  l’utilizzo  che facevano gli

 adulti della guantiera ma ricordo anche, 

quando e perché la usavamo noi bambini.

Mia madre la usava in occasione di visite da

parte di parenti o amici.

La guantiera  si copriva con i più bei centrini, 

ricamati ed adornati di pizzi, su cui si ponevano 

“ bicchierini ” per vermouth o liquori o dolci 

fatti in casa  tra i quali, preparate per i 

matrimoni, le “cannestrelle”

Le  " cannestrelle "

Nei matrimoni che  si festeggiavano in casa,

 enormi  guantiere “ imbandite “ di dolci tipici, 

panini, taralli,  confetti e biscotti vari facevano

 bella mostra sui mobili.  

 Anche in occasione 

delle festività natalizie e pasquali le guantiere

Giurgiulena (dolce natalizio calabrese)

Pane pasquale
ricche di dolci rigorosamente fatti in casa erano 

utilizzate per portare  doni alle persone del 

vicinato o parenti o amici in lutto. 
 
Noi bambini usavamo le guantiere ( pezzi di 

cartone o comunque guantiere-giocattolo) durante 

le feste per il battesimo delle bambole  o quando 

le nostre mamme o i parenti ci chiedevano di 

portare i dolci alle persone che non erano venute 

al matrimonio o in occasione di un battesimo.
.
Noi piccoli ci sentivamo importanti nell'assolvere  

a questo compito.  Dopo aver consegnato la 

guantiera, la signora la svuotava, 

riponeva all’interno il centrino ben piegato, ci 

ringraziava  e ci faceva il “ complimento ” che 

consisteva in una regalia di soldi o di dolciumi. 

Se questo non avveniva tornavamo a casa 

mormorando per il mancato bottino e con la 

promessa che non saremmo più andati da quella

" tirchia."
 
Le guantiere erano importanti vassoi di porcellana


alcune circondate da ringhiere di metallo 



cesellate a mano. Nelle famiglie più facoltose

 erano di argento o di ottone con manici in 


madreperla, finemente decorate. Le più comuni 

erano di acciaio. 

Oggi il termine guantiera è desueto, è 


stato sostituito dal  termine vassoio. Mi è piaciuta 

l'idea lanciata dalla Società  Dante Alighieri  

Adotta una Parola e  l'ho adottata


Rivedo questo oggetto autentico della nonna 

dopo più di 40 anni. Lo custodisce una mia 

cugina insieme ad altri oggetti




 Quando l'ho rivisto nelle foto  un film di 

immagini è passato davanti ai miei occhi. 

Mi sono un po' intristita ma dico grazie alla vita 

che mi ha concesso di vivere un' infanzia felice, 

ricca di affetti e di esperienze che hanno fatto 

di me una persona che ha vissuto con

 serenità e ben disposta verso la vita
  
 anche nei momenti di avversità.








6 commenti:

  1. Un calore indescrivibile mi invade leggendo questo testo. In più, dato che ho la fortuna di conoscerti e frequentarti, lo sento "narrare" dal timbro quieto della tua voce.
    Sai che questa definizione...guantiera...non l'avevo mai sentita?!

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    1. ...e da te mi arriva tanto affetto con queste parole. Dalle mie parti per indicare vassoio, esisteva solo questa parola sia come termine dialettale che come parola della nostra lingua. Quante parole si stanno perdendo...!Io questo termine tornerò ad usarlo per farlo conoscere.
      Ciao Sandra

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  2. La mia amica Stefania su Facebook mi scrive:
    Stefania Lucenti Ciao madame...che bello! Adoro quelle porcellane che fanno proprio altri tempi...il servizio "buono" che si usa quando viene qualcuno! Con tutto gli annessi e connessi romantici...non è solo forma, secondo me è attenzione verso chi si riceve e gli si dimostra la gioia che si ha nell'accoglierlo...un'atmOsfera che tu sai ricreare sempre splendidamente: con le parole e coi fatti! anche se ora no si usa quasi più...
    19 minuti fa

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    1. Che bel commento Stefania! Una buona accoglienza dell'ospite si rileva da tante cose, Anche tu sei brava in questo. Sto leggendo un bellissimo libro di Simonetta Agnelli : La cucina del buon gusto dove le ricette sono pochissime e tanto si parla del piacere di cucinare per sè e per gli altri. Copio il tuo commento e lo porto nel blog altrimenti su facebook non lo troverò più.

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  3. Complimenti Mariella, un blog ricco e interessante!.........che voglia di cannestrelle!!!!!!

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    1. Ciao Floriana che bella sorpresa vederti nel mio blog. La mia voglia di cannestrelle e di altri prodotti calabri mi accompagna da una vita. Come state? Appena arriverà la bella stagione verremo a trovarvi. Sono molto impegnata con la nipotina e faccio molto volentieri la nonna di Amelia.
      Grazie mille e bacioni a tutti. Si possono vedere ancora i tuoi dipinti?

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