La terra trema e... crolla una memoria storica
Questo Giorno e questa Ora rimarranno per sempre nella memoria di chi, in Emilia Romagna, nel
mese di Maggio 2012, ha vissuto un succedersi di terremoti di alte magnitudo. Tanti terremoti diversi
che mai gli emiliani avrebbero pensato si verificassero in questa regione. Tanti terremoti, tante
scosse di assestamento, che si ripetono ancora di giorno e di notte, la liquefazionene della terra del
sottosuolo e la sua fuoriuscita in superficie, capannoni e case crollati, perdite di giovani vite umane,
crolli e danni a costruzioni che in un territorio rappresentano la memoria storica, il passato, saranno i
ricordi e i racconti nel futuro prossimo e nel futuro a venire delle nuove generazioni.
mese di Maggio 2012, ha vissuto un succedersi di terremoti di alte magnitudo. Tanti terremoti diversi
che mai gli emiliani avrebbero pensato si verificassero in questa regione. Tanti terremoti, tante
scosse di assestamento, che si ripetono ancora di giorno e di notte, la liquefazionene della terra del
sottosuolo e la sua fuoriuscita in superficie, capannoni e case crollati, perdite di giovani vite umane,
crolli e danni a costruzioni che in un territorio rappresentano la memoria storica, il passato, saranno i
ricordi e i racconti nel futuro prossimo e nel futuro a venire delle nuove generazioni.
Tra tante memorie danneggiate il campo di concentramento di Fossoli
( un campo di polizia e di transito) vicino a Carpi (Modena) che
ricorda una delle pagine più tristi della storia del Novecento. Il campo luogo di memoria e di
testimonianza, per quelle persone che hanno avuto un solo torto nella vita: nascere ebrei, ha rischiato
di essere cancellato dal terremoto.
Nel TESTO IL LIBRO DELLA SHOAH ITALIANA
tante testimonianze ci fanno conoscere questo luogo.
"Si può considerare Fossoli come l'anticamera dello sterminio. Ma era l'anticamera: qui c'era ancora
vita, qui c'era l'amore, c'erano i dissidi, i canti, le lacrime. Eravamo ancora nella condizione umana ,
non subumana. I nazisti non infierivano in questo campo. Quindi c'era paura, ma non c'era terrore,
c'era la fame ma non c'era la morte per fame".[...] Nedo Fiano
La Direttrice del centro Marzia Luppi ha dichiarato:
I muri che si sono staccati a Fossoli sono finiti a terra in molti casi quasi integri.
Gli esperti hanno dunque a disposizione tutto il materiale necessario
per rimettere in sesto questo
luogo. So che oggi ci sono cose
importantissime da ricostruire, ma l’uomo non si ciba di solo
pane..Ricostruire i luoghi dell’identità non è un valore accessorio: significa
ridare alla comunità
ferita
il senso di sé e della propria identità”..».
ferita
il senso di sé e della propria identità”..».
Primo Levi è stato in questo campo.
Dalla sua esperienza nasce questa poesia
Il tramonto di Fossoli
Io so cosa vuol dire non tornare
A traverso il filo spinato
ho visto il sole scendere e morire;
ho sentito lacerarmi la carne
le parole del vecchio poeta:
"Possono i soli cadere e tornare:
a noi, quando la breve luce è spenta,
una notte infinita è da dormire"
Primo Levi
7 febbraio 1946
Io so cosa vuol dire non tornare
A traverso il filo spinato
ho visto il sole scendere e morire;
ho sentito lacerarmi la carne
le parole del vecchio poeta:
"Possono i soli cadere e tornare:
a noi, quando la breve luce è spenta,
una notte infinita è da dormire"
Primo Levi
7 febbraio 1946
Nessun commento:
Posta un commento