I BOTTONI RACCONTANO…E NON SOLO…
I bottoni raccontano tante cose come si può
vedere nel Museo del Bottone di
Sant'Arcangelo di Romagna e
ben leggere dal bellissimo post di Claudia
Protti
I bottoni raccontano ma... con i bottoni si
possono fare tante cose. Si può giocare, si
possono creare tanti oggetti per usi diversi e le
idee più balzane possono prender
concretezza attraverso l'utilizzo di un oggetto
che solo apparentemente "apre e chiude i
vestiti"
una ghirlanda natalizia fatta di semplici bottoni
bottoni. Bottoni gioiello, con passamanerie, di
forme non comuni, di colori e materiali
diversi. Quei bottoni li ho portati a scuola. I
ragazzi li hanno usati liberamente
apprezzando le particolarità di alcuni, la
bellezza e l'importanza di altri.
DUE LAMPADE (DAL WEB) |
Anche io avevo una scatola con tantissimi
bottoni. Bottoni gioiello, con passamanerie, di
forme non comuni, di colori e materiali
diversi. Quei bottoni li ho portati a scuola. I
ragazzi li hanno usati liberamente
apprezzando le particolarità di alcuni, la
bellezza e l'importanza di altri.
Hanno arricchito la collezione portandone da
casa, li hanno utilizzati per creare disegni,
casa, li hanno utilizzati per creare disegni,
per classificare, per materializzare e
visualizzare alcune proprietà dei numeri.
*****
Quando ho incontrato il bellissimo pinboard
mi ha richiamato un'idea: la forma dei
numeri
Chi ha costruito quel triangolo non pensava
certamente ai numeri "GEOMETRICI". Nella
disposizione c'è qualche bottone di troppo.
certamente ai numeri "GEOMETRICI". Nella
disposizione c'è qualche bottone di troppo.
Ecco la costruzione Seguendo la regola:
Disponiamo tante righe in ordine crescente così e avremo
L'1 * il 3 * il 6 * il 10 * il 15 |
il 21 e poi ancora.....? è facile ... |
* * * * *
Il triangolo non è la sola forma per rappresentare un numero
Il triangolo non è la sola forma per rappresentare un numero
I bottoni di questo memory visualizzano
Tanti bimbi, tanti banchi, tante
rappresentazioni di numeri diversi ci
davano l'opportunità di scoprire regole,
famiglie numeriche, relazioni tra una rappresentazione e l'altra.
Con bottoni o altro materiale i ragazzi concretizzavano e visualizzavano una realtà
rappresentazioni di numeri diversi ci
davano l'opportunità di scoprire regole,
famiglie numeriche, relazioni tra una rappresentazione e l'altra.
Un numero quadrato e due triangolari |
matematica e incontravano un grande matematico Pitagora che nella sua scuola di numeri ne ha studiati e tanti.........
E adesso pronti a giocare con i bottoni?
e a visitare magari il Museo?
Mi era sfuggita questa chicca di post.
RispondiEliminaMari...sei unica!
Che bel post sui bottoni! Bravissima! E grazie per avermelo segnalato, mi era sfuggito! Devo salvarmi il link per ricordarmi di questo bel metodo per imparare le tabelline e le figure geometriche quando Topastro frequenterà la scuola. :-)
RispondiEliminaIl collegamento al mio blog non funziona però penso che ti riferissi a questo post
Ci vediamo il 20 Maggio!! Claudia
Sandra, ogni tanto qualcosa accende la lampadina nella mia memoria e allora fisso i ricordi nel blog.
RispondiEliminaGrazie Claudia per il complimento e per essere stata tu a sollecitare il ricordo di questa mia esperienza, attraverso il tuo post e le immagini
RispondiEliminasui bottoni.
Grazie a te per aver condiviso questi utilissimi "giochi" che si possono fare con i bottoni. Ho provveduto a pinnare il tuo post e spero che arrivino qua in tanti :-)
RispondiEliminaAdesso lo pinno anch'io
RispondiElimina:O)))))
Grazie Sandra.
RispondiEliminaEcco un altro modo in cui i bot -toni possono essere protagonisti e utili all' insegnamnto. Siceramento non ci avevo mai pensato. Al Museo vi sono quadri fatti a piramide regolare,non c' è un bottone di troppo. In quel quadro ho voluto fare in piccolo arco dentro la piramide perchè non mi voglio mai ripetere. Il tuo spot è bellissimo e molto istruttivo per chi vuole. Ti ringrazio per aver chiesto l' amicizia. Domani quando lo dico a D'Artagnan sarà felicissimo di accoglierti al Museo, con la scorta d' onore dei nobili del 1600.1700.1800. A .... presto !!!
RispondiEliminaGrazie mille per questo bel commento. Dalle immagini che ho visto del Museo e da quello che ho letto sui bottoni, nella visita ci sarà da vedere e da imparare tantissimo. A presto allora
RispondiEliminaSaluti Mariella
Il Museo del Bottone di Santarcangelo entra nella letteratura.
RispondiEliminaGiorgio Gallavotti, il direttore del Museo del Bottone di Santarcangelo, sta mostrando alle decine di visitatori che si affollano attorno a lui, il cimelio che partecipò ai moti del 1831.
Indica il bottone papalino raccolto dal suo avo, luogotenente del Generale Zucchi comandante in capo della milizia di liberazione.
La platea si accalca, mentre l’arguto cicerone dà notizia del sacrificio di cento patrioti Riminesi, che nella battaglia delle Celle a Rimini, dettero la vita per liberare il suolo natio.
Spiega il mistero del ritrovamento, aggiunge notizie certe sulla carriera del generale, sul suo carattere volubile da avventuriero che iniziò a combattere al fianco dei francesi, proseguì al soldo degli austriaci e, quindi, si scoprì patriota.
Conclude il breve, ma intenso racconto, ricordando ai presenti che alla fine della giostra gli austriaci, i quali non gradirono il tradimento del militare, lo imprigionarono per più di dieci anni.
- A proposito di galera, guardate - il direttore del museo prende con la mano destra un libricino giallo, lo alza affinché tutti possano vederne la copertina. Qualcuno sorride, qualcun altro ride proprio di gusto. In copertina, sullo sfondo della scalinata che mena al “Campanone” di Santarcangelo, un giulivo bottone rosso scende allegramente ma… a destra, nascosto dietro un muro, si scorge la sagoma di un assassino che impugna un coltellaccio nero; è l’agguato al bottone!
- Questo libro - prosegue Gallavotti - è stato scritto da due carcerieri moderni, qui è raccontata per filo e per segno la vicenda del generale, narrata in prima persona da questo bottone, come hanno fatto? Leggete e lo scoprirete.
- Gli autori, l’Educatore Amedeo Blasi e l’Assistente Capo Silvio Biondi, entrambi operatori del carcere di Rimini, mi hanno onorato di rendermi umile depositario di questo museo, nato dalla mia passione e dall’amore della mia dolce Giulia, protagonista indiscusso di nove racconti. Questo - ed indica il bottone papalino - ma anche quello - ed indica in lontananza un altro bottone - quell’altro laggiù vedete? Ogn’uno ha la sua storia da raccontare, una storia a metà tra la realtà e la fantasia.
Ad ogni indicazione di Giorgio la folla si gira e sussulta cercando con gli occhi smarriti tra i mille bottoni. C’è in sala un fermento inconsueto, c’è un po’ di elettricità. Il direttore del museo sorride soddisfatto e dice: - Questi due “secondini” mi hanno infilato nella letteratura. Ripone il libricino giallo, lo indica ancora e conclude: - Ne leggerete delle belle anche qui!
“Il Bottone del Generale Zucchi” Graph Editore
Ho notato nei quadri diversi bottoni con la scritta Portobello's. Quel bottone ricorda la famosa trasmissione di Enzo Tortora dal 977 al 1982. E' stata molto gettonata e commentata dal pubblico televisiso che uno stilista ha voluto immortalare l' evento su un bottone.
RispondiEliminaE' interessato a quei bottoni? Se vuole glieli cerco tra i miei. Saluti e spero di visitare quanto prima il suo bellissimo e interessante museo
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